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Le riviste mediche sotto accusa

“Le riviste di medicina costituiscono un estensione del braccio del
marketing delle compagnie farmaceutiche”: lo sostiene Richard Smith, ex
curatore del British Medical Journal e ora direttore generale di
UnitedHealth Europe, in un provocatorio editoriale pubblicato sulla
rivista “PLoS Medicine”.
L’esempio più evidente della dipendenza delle riviste mediche
dall’industria farmaceutica è la quantità di denaro che ricevono dalle
pubblicità di farmaci, ma secondo Smith si tratterebbe della “forma meno
corrotta di dipendenza”, in quanto le inserzioni “possono essere viste e
criticate da tutti”.
Il problema maggiore, invece, è quello della pubblicazione di trail
clinici finanziati dall’industria. “Per una compagnia farmaceutica –
spiega – uno studio favorevole vale più di migliaia di pagine di
inserzioni pubblicitarie. Ecco perchè le aziende spendono a volte
milioni di dollari per ristampare e diffondere in tutto il mondo i
risultati delle ricerche”. A differenza delle pubblicità, l’affidabilità
degli studi viene percepita dai lettori in maniera più positiva.
“Fortunatamente per le compagnie farmaceutiche che hanno finanziato
questi studi, ma non altrettanto per la credibilità delle riviste che li
pubblicano, i trial raramente producono risultati sfavorevoli per i
prodotti della compagnia stessa”. Citando esempi da 86 diversi studi,
Smith dimostra che i risultati dei trial sono influenzati da chi li
finanzia.

1999 – 2005 Le Scienze S.p.A.

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