La bufala che gira da anni sull’efficacia della chemio. Ecco gli studi che non vi faranno mai conoscere
Il dr. Tullio Simoncini è stato demonizzato, perseguitato, processato, perchè tanti anni fa si era reso conto che la chemio non salva la vita dei malati.
Il bicarbonato di sodio, alla base della sua terapia, viene considerato una truffa da tutti gli oncologi e i medici che seguono la medicina ufficiale e che osannano la chemio.
Ma le cose stanno veramente così? Ma siamo proprio sicuri che la chemio funziona? Leggendo gli studi riportati di seguito, sicuramente potrebbero venire dei dubbi.
Seri dubbi!
Chemio – Una raccolta di fonti autorevoli a partire dalla ricerca originale del Prof. H.B. Jones del 1969 ed altre informazioni
Di seguito ci limitiamo ad elencare, evitando ogni commento, alcune pubblicazioni sull’efficacia della chemio, sulla validità degli studi e sui suoi effetti.
Efficacia della chemio
Prima fonte – La ricerca del Prof. Hardin B. Jones
“A report on cancer” – Hardin B. Jones – 1969
Poco nota al grande pubblico è la vasta indagine condotta per 23 anni dal Prof. Hardin B. Jones, fisiologo presso l’Università della California, e presentata nel 1975 al Congresso di Cancerologia presso l’Università di Berkeley. Oltre a denunciare l’uso di statistiche falsificate, egli prova che i cancerosi che non si sottopongono alle tre terapie “canoniche” sopravvivono più a lungo o almeno quanto chi riceve queste terapie. Come dimostra Jones le malate di cancro al seno che hanno rifiutato le terapie tradizionali mostrano una sopravvivenza media di 12 anni e mezzo, quattro volte superiore a quella di 3 anni raggiunta da coloro che si sono invece sottoposte alle cure complete.
Una notizia che avrebbe dovuto fare scalpore su tutti i mass media, ma che forse avrebbe fermato il grande carrozzone dei finanziamenti. Per questo, Jones venne “punito” con i mezzi consueti: censura dei dati, persecuzioni e calunnie. Solo un giornalista ebbe il coraggio di riferire la statistica, che così rimase sconosciuta sia in America che in Europa. Venne poi ripresa da qualche pubblicazione tedesca (Kothari M. L., Metha L. A.:’Ist Krebs eine Krankheit?’, Rowohlt, 1979, pag. 186 )
Una chicca introvabile!
Lo studio originale del Prof. Hardin Jones datato 1969 – “A report on cancer” (scaricate e diffondete!)
http://www.psiram.com/media/Hardin_Jones/HardinJones1969.pdf
Seconda fonte – Quelli senza trattamento sopravvivono di più (220 giorni)!:
Treatment of inoperable carcinoma of bronchus.
Laing AH, Berry RJ, Newman CR, Peto J.
Questo caso riguarda uno studio condotto da quattro ricercatori inglesi, pubblicato su The Lancet (13-12-1975), che riguarda 188 pazienti affetti da carcinoma inoperabile ai bronchi. La vita media di quelli trattati con chemioterapia completa fu di 75 giorni, mentre quelli che non ricevettero alcun trattamento ebbero una sopravvivenza media di 220 giorni.
Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/53654
http://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(75)92654-9/abstract
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0140673675926549
Tratto e completato da LE STATISTICHE TRUCCATE (che include altre informazioni e dhe invitiamo a scaricare e condividere):
Come vengono manipolate le statistiche sui tumori per poter
continuare a giustificare sovvenzioni pubbliche e offerte private
http://www.aerrepici.org/VN.pdf/10.pdf
Terza fonte – Quelli col placebo (249) vivono di più (34%)!:
5-year follow-up of cytotoxic chemotherapy as an adjuvant to surgery in carcinoma of the bronchus.
H. Stott, R. J. Stephens, W. Fox, and D. C. Roy
Questo rapporto fornisce i risultati di 5 anni di uno studio in doppio cieco di lungo termine della chemioterapia citotossica come adiuvante alla chirurgia nei pazienti trattati con busulfan o ciclofosfamide per il carcinoma del bronco rispetto ad un gruppo che ha ricevuto un placebo.
Dei 243 pazienti inizialmente assegnati busulfan, 234 assegnati a ciclofosfamide e 249 con placebo rispettivamente il 28%, 27% e 34% erano vivi a 5 anni.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2025161/
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2025161/pdf/brjcancer00305-0058.pdfQuarta fonte – Lasciamo a voi ogni conclusione:
Chemotherapy of advanced epithelial cancer–a critical review.
Abel U.
Questo articolo è una versione ridotta di una relazione che presenta un’analisi completa di studi clinici e pubblicazioni che esaminano il valore della chemioterapia citotossica nel trattamento del cancro epiteliale avanzato. Come risultato delle analisi e dei commenti ricevuti da centinaia di oncologi in risposta ad una richiesta di informazioni, i seguenti fatti si possono notare.Oltre a cancro polmonare, in particolare piccole cellule cancro ai polmoni, non vi è alcuna prova diretta che la chemioterapia prolunga la sopravvivenza in pazienti con carcinoma avanzato. Tranne per il cancro ovarico, disponibile prova indiretta conferma piuttosto l’assenza di un effetto positivo. Nel trattamento del cancro del polmone e il cancro ovarico, il beneficio terapeutico è nella migliore delle ipotesi piuttosto piccola, e un trattamento meno aggressivo sembra essere almeno efficace quanto quella usuale. E ‘possibile che alcuni sottogruppi di pazienti traggono beneficio dal trattamento, ma finora i risultati disponibili non consentono una definizione sufficientemente precisa di questi gruppi. Molti oncologi danno per scontato che la risposta alla terapia prolunga la sopravvivenza, un giudizio che si basa su un errore e che non è supportato da studi clinici. Ad oggi, non è chiaro se i pazienti trattati, nel suo complesso, giovamento dalla chemioterapia alla loro qualità di vita. Per la maggior parte dei siti tumorali, urgentemente necessari tipi di studi randomizzati come de-escalation di dosi o confronti di immediata rispetto alla chemioterapia differita sono ancora carenti. Con poche eccezioni, non esiste una buona base scientifica per l’applicazione della chemioterapia in pazienti senza sintomi con avanzate neoplasia epiteliale.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1339108
http://waterput.yolasite.com/resources/pdf/abel-chemotherapy-of-advanced-epithelial-cancer-critical-review.pdf
Quinta fonte – Il contributo alla sopravvivenza a 5 anni con la chemio citotossica.
Morgan G1, Ward R, Barton M.
RISULATI: Il contributo totale della chemioterapia citotossica curativa o coadiuvante alla sopravvivenza a distanza di 5 anni negli adulti è stato stimato essere il 2,3% in Australia e il 2,1% negli USA.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15630849
Articolo completo (scaricatelo che va sparendo da diversi siti)
http://www.scribd.com/doc/236727951/Il-contributo-alla-sopravvivenza-a-5-anni-con-la-chemio-citotossica
Qui un articolo in italiano
L’espressione di WNT16B nel microambiente tumorale della prostata attenuato gli effetti della chemioterapia citotossica in vivo, promuovere la sopravvivenza delle cellule tumorali e la progressione della malattia. Questi risultati delineano un meccanismo attraverso il quale le terapie genotossici fornite in modo ciclico possono aumentare la successiva resistenza al trattamento con cellule effetti non autonomi che hanno contribuito dal microambiente tumorale.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22863786
http://www.nature.com/nm/journal/vaop/ncurrent/full/nm.2890.html
in litaliano
http://www.net1news.org/chemioterapia-pu%C3%B2-stimolare-cancro-nelle-cellule-circostanti.html
Settima fonte – Cure anticancro possono scatenare ricadute
Markstein M1, Dettorre S, Cho J, Neumüller RA, Craig-Müller S, Perrimon N.
Questi risultati rivelano un effetto collaterale imprevisto sulle cellule staminali che possono contribuire alla recidiva del tumore.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24616500
http://www.pnas.org/content/early/2014/03/06/1401160111.abstract
In italiano
http://salute.aduc.it/staminali/notizia/cure+anticancro+rischio+ricadute+studio_129147.php
Ottava fonte – Nel cancro gastrico non aumenta la sopravvivenza
Adjuvant chemotherapy for gastric cancer: a randomised phase 3 trial of mitomycin-C plus either short-term doxifluridine or long-term doxifluridine plus cisplatin after curative D2 gastrectomy (AMC0201).
YK1, Chang HM, Yook JH, Ryu MH, Park I, Min YJ, Zang DY, Kim GY, Yang DH, Jang SJ, Park YS, Lee JL, Kim TW, Oh ST, Park BK, Jung HY, Kim BS.
conclusione: Intensificazione di Mf chemioterapia adiuvante prolungando la durata della fluoropirimidina orale e l’aggiunta di cisplatino era sicura ma non efficace per migliorare la sopravvivenza nei pazienti con tumore gastrico curativo asportati.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23449357
http://www.nature.com/bjc/journal/v108/n6/abs/bjc201386a.html?WT.ec_id=BJC-201304
Chemio cancerogena?
Tamoxifene ed altre molecole dichiarate cancerogene:
Titolo “Esposizione professionale a chemioterapici antiblastici”
(il termine “cancerogen” figura in ben 88 ricorrenze”)
“Principali chemioterapici antiblastici utilizzati in Italia”
…Tutti gli agenti alchilanti sono potenzialmente mutageni e cancerogeni…”
Antraciclinici (uno dei chemioterapici usati):
“stomatite, alopecia e disturbi gastrointestinali sono comuni ma reversibili. La cardiomiopatia, un effetto collaterale caratteristico di questa classe di chemioterapici, può essere acuta (raramente grave) o cronica (mortalità del 50% dei casi). Tutti gli antraciclinici sono potenzialmente mutageni e cancerogeni”
“E’ cancerogena, mutagena e teratogena (malformazione nei feti) e il suo impiego è associato a un rischio del 5-10% di leucemia acuta, che aumenta per i soggetti trattati anche con terapia radiante” …
“…Uno dei rischi rilevati nel settore sanitario è quello derivante dall’esposizione ai chemioterapici antiblastici. Tale rischio è riferibile sia agli operatori sanitari, che ai pazienti…”
“…Nonostante numerosi chemioterapici antiblastici siano stati riconosciuti dalla IARC (International Agency for Research on Cancer) e da altre autorevoli Agenzie internazionali come sostanze sicuramente cancerogene o probabilmente cancerogene per l’uomo, a queste sostanze non si applicano le norme del Titolo VII del D.lgs n. 626/94 ‘Protezione da agenti cancerogeni’. Infatti, trattandosi di farmaci, non sono sottoposti alle disposizioni previste dalla Direttiva 67/548/CEE e quindi non è loro attribuibile la menzione di R45 ‘Può provocare il cancro’ o la menzione R49 ‘Può provocare il cancro per inalazione’…”.
Ma chi ha fondato e finanziato l’ISS? I Rockefeller!
https://www.facebook.com/notes/informare-per-sopravvivere/liss-istituto-superiore-di-malasanit%C3%A0-%C3%A9-della-rockefeller-foundation-/353799524691907
Qui un elenco dei principali componenti cancerogeni della chemio
http://www.chemo-facts.com/
Ulteriori effetti collaterali della chemio
Danni cerebrali
Prefrontal Cortex and Executive Function Impairments in Primary Breast Cancer
Dr. Shelli R. Kesler, PhD, Ms. Jamie S. Kent, MA, and Dr. Ruth O’Hara, PhD
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3239218/#!po=1.38889
(Reuters) – Le donne che sopravvivono al cancro al seno dopo aver subito la chemioterapia possono anche fare i conti con problemi di attenzione, memoria e capacità di pianificazione.
http://www.reuters.com/article/2011/11/14/us-cancer-breast-brain-idUSTRE7AD26V20111114
In italiano: http://chemioeffetti.blogspot.it/2012/06/studio-conferma-che-molti-sopravvissuti.html
Sui bambini
Effects of chemotherapy on neurocognitive function in children with acute lymphoblastic leukemia: a critical review of the literature.
Buizer AI1, de Sonneville LM, Veerman AJ.
Ci sono prove di sottili deficit neurocognitivi a lungo termine nei sopravvissuti dell’infanzia dopo il trattamento con la sola chemioterapia.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19061221
Neurodevelopmental impact on children treated for medulloblastoma: a review and proposed conceptual model.
Palmer SL.
E ‘ben noto in letteratura che il declino in intelletto generale e il rendimento scolastico è vissuta da una maggioranza di quelli sottoposti a trattamento per il medulloblastoma pediatrica.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18924159
A pilot study of an online cognitive rehabilitation program for executive function skills in children with cancer-related brain injury
Shelli R. Kesler, Norman J. Lacayo, and Booil Jo
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3050575/#!po=52.5000
Danni cardiaci
Identification of the molecular basis of doxorubicin-induced cardiotoxicity.
Zhang S1, Liu X, Bawa-Khalfe T, Lu LS, Lyu YL, Liu LF, Yeh ET.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23104132
http://www.nature.com/nm/journal/vaop/ncurrent/full/nm.2919.html
In italiano: http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/12_novembre_30/farmaci-tumore-danni-cuore_9eb0ef86-3003-11e2-9676-750af71025bf.shtml
La chemioterapia accelera l’invecchiamento molecolare
Sanoff HK1, Deal AM, Krishnamurthy J, Torrice C, Dillon P, Sorrentino J, Ibrahim JG, Jolly TA, Williams G, Carey LA, Drobish A, Gordon BB, Alston S, Hurria A, Kleinhans K, Rudolph KL, Sharpless NE, Muss HB.
CONCLUSIONI: La chemioterapia adiuvante per il tumore al seno è gerontogenic, indurre la senescenza cellulare in vivo, accelerando così l’invecchiamento molecolare dei tessuti emopoietici.
http://jnci.oxfordjournals.org/content/early/2014/03/25/jnci.dju057.abstract
In italiano: http://www.medimagazine.it/la-chemioterapia-accelera-linvecchiamento-molecolare/
Una breve storia della chemio
http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/medicina/2012/02/02/visualizza_new.html_73666847.html
Ricerche scientifiche attendibili?
Come riviste come Nature, Cell e Science stanno danneggiando la scienza
http://www.theguardian.com/commentisfree/2013/dec/09/how-journals-nature-science-cell-damage-science
In italiano
SE IL NOBEL SE LA PRENDE CON NATURE
http://www.treccani.it/magazine/piazza_enciclopedia_magazine/scienze/Se_il_Nobel_se_la_prende_con_Nature.html
Su 3.000 trattamenti sottoposti a valutazione tramite esperimento randomizzato con gruppo di controllo è emerso che:
– il 50% dei trattamenti è di sconosciuta efficacia;
– il 24% sembra che siano benefici;
– l’11% sono benefici;
– il 7% è in una zona limite tra effetto benefico e danno;
– il 5% probabilmente non sono benefici;
– il 3% sembra che siano inefficaci o dannosi.
I costi della chemio e radio
(le fonti non sono più accessibili pertanto prendetele come valori approssimativi)
http://www.disinformazione.it/costi_oncologia.htm
Sull’eziologia (causa) del cancro
Sintomi promossi a malattie: il “cancro” – Giancarlo Luzzi per Informare per Sopravvivere
https://www.facebook.com/notes/informare-per-sopravvivere/sintomi-promossi-a-malattie-il-cancro/539237876148070
Sule biopsie
Biopsie: attenzione alla formaldeide! – Giancarlo Luzzi per Informare per Sopravvivere
https://www.facebook.com/notes/informare-per-sopravvivere/biopsie-attenzione-alla-formaldeide/409797965758729
Di cure osteggiate perché troppo economiche e non brevettabili ce ne sono state a centinaia nell’ultimo secolo ma non tutte sono ugualmente efficaci.
Si sono espressi sulla chemio
“La chemioterapia si regge su un assioma, anzi un paradosso: “ciò che fa venire il cancro, lo guarisce”; ed aggiunge: “ nella chemioterapia , la ciclofosfammide non è altro che un iprite chelata che viene introdotta nell’organismo, causa sui tessuti delle reazioni di Feulgen liberando quattro molecole di acido cloridrico….. come si può pensare di curare il cancro con l’acido cloridrico?”.”
(Prof. Gianfrancesco Valsé Pantellini in un’intervista rilasciata a Cosco pubblicata in “Individuo, malattia e medicina”, Editrice Andromeda, Bologna 1995)
http://www.vitarubata.com/iprite.htm
Il Prof. Gianfrancesco Valsé Pantellini sull’ascorbato di potassio video da non perdere di 4 parti
https://www.youtube.com/watch?v=mHEJ-kgST0I
https://www.youtube.com/watch?v=wbLzCmM8yX8
https://www.youtube.com/watch?v=gXnSjw9nKJY
https://www.youtube.com/watch?v=oJCvPmvltAs
“E’ difficile far capire qualcosa a un uomo il cui stipendio dipende dal fatto che non la capisca”. Lo disse Upton Sinclair a proposito dei medici che prescrivevano chemio”
(cit. in Devra Davis, “La storia segreta della guerra al cancro”, 2007, pag. 273).
«Il fluido altamente tossico veniva iniettato nelle mie vene. L’infermiera che svolgeva tale mansione indossava guanti protettivi perché se soltanto una gocciolina del liquido fosse venuta a contatto con la sua pelle l’avrebbe bruciata. Non potei fare a meno di chiedermi: ‘Se precauzioni di questo genere sono richieste all’esterno, che diamine sta avvenendo nel mio organismo?’. Dalle 19 di quella sera vomitai alla grande per due giorni e mezzo. Durante la cura persi manciate di capelli, l’appetito, la colorazione della pelle, il gusto per la vita. Ero una morta che camminava».
(Testimonianza di una malata di cancro al seno)
Presto inseriremo altri riferimenti relativi alle statistiche ed ai danni che questi trattamenti hanno su ciascun organo.
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